Webinar “5 mosse per ottimizzare il tuo account Adwords”

Ecco il video del seminario on line gratuito realizzato con Madri Internet Marketing sulle attività di ottimizzazione base di un un account Adwords, che ha avuto più di 500 iscritti e 220 partecipanti.

Se non sei sicuro di spendere il meno possibile per ottenere il massimo dalle tue campagne, ti consiglio di guardarlo con molta attenzione (in questo post sono riportate sia le slide che la registrazione di tutto il webinar ;-)

Ecco la registrazione integrale del webinar:

 

Queste le slide utilizzate:

 

Vedi la scheda del Videocorso Adwords 4 Small Business (1 ora) realizzato da me per ADworld Experience 2013, in cui i concetti accennati nel webinar sono spiegati diffusamente in dettaglio.

Nei link seguenti troverai invece maggiori informazioni su ADWorld Experience (i casi di successo dei migliori inserzionisti Adwords italiani) e sui miei corsi Adwords base o avanzati in aula già programmati.

Se vuoi invece postare domande sulla presentazione commenta questo post, sarò felice (si fa per dire :-) di risponderti.

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13 Commenti a “Webinar “5 mosse per ottimizzare il tuo account Adwords””

  1. Francesca scrive:

    Ciao Gianpaolo, ho seguito il tuo webinar e ho una domanda da porti.
    ho due campagna che contengono a loro volta due/tre gruppi di annunci. Andando su “visualizza i termini di ricerca” di un singolo gruppo di annuncio mi accorgo che questo annuncio viene attivato da un KE che sarebbe più proprio di un annuncio dell’altra campagna. Secondo te dovrei operare nel modo seguente?
    – mettere la corrispondenza inversa di questa Kw per l’annuncio su cui sono
    – aggiungere la KW che ho appena bloccato per questo annuncio nell’altro annuncio

    oppure hai una guida su come trattare bene le KW su questa sezione di adwords “visualizza i termini di ricerca”?
    Grazie
    Francesca.

  2. gianpaolo scrive:

    ciao Francesca,
    sicuramente la soluzione che prospetti è la migliore dal punto di vista tecnico.
    Salvo valutazioni legate a scelte di comunicazione particolari e ben precise (tipo promuovere l’ultimo prodotto uscito quando si cerca il brand dell’azienda o simili), in questo modo dovresti avere sempre il massimo di pertinenza tra keyword, annunci e pagina di atterraggio (e anche il punteggio di qualità potrebbe beneficiarne).

  3. Francesco scrive:

    Ciao Gianpaolo,
    complimenti per il webinar!
    Non si potrebbe avere qualche coupon sconto da utilizzare su MADRI per acquistare il corso? :(

  4. gianpaolo scrive:

    LOL
    ciao Francesco,
    ma questo però lo dovresti chiedere a loro ;-)
    Faccio il tifo per te…

  5. Francesco scrive:

    Ciao Gisnpaolo, volevo sapere come si inserisce il codice di remarketing su wordpress, in modo da monitorare delle pagine in particolare (cioè home page e un altra pagina a scelta)?
    E come si inserisce anche su Facebook?

    Grazie

  6. gianpaolo scrive:

    Ciao Francesco,
    una volta creato il codice nel menù “librerie > pubblico” devi inserirlo nel sito o in qualsiasi altra pagina HTML (come i tab personalizzati di Facebook), come faresti con il codice di tracking di Analytics.
    Come inserirlo materialmente può non essere un’operazione semplicissima.
    Ti tocca rivolgerti a chi ti ha creato il sito o vedere se c’è qualche plug-in che ti consenta di farlo più semplicemente.

  7. andrea scrive:

    Ciao Gianpaolo, ho seguito il webinar ed ho anche il corso Madri ho alcuni dubbi:
    1) Ho visto che la tua strategia di scelta keyword si basa molto sulla corrispondenza generica e le inverse. Quando scegli le keyword tendi ad includere tutte le keyword possibili oppure escludi quelle ad esempio con le stesse singole parole ma casomai invertite nell’ordine o con o senza articoli? E come ti comporti con singolari/plurali visto che in estesa dovrebbero comunque attivare gli annunci?
    2) Le landing page spesso non hanno il menù, questo può essere ritenuto da Google un fattore penalizzante sul punteggio di qualità in quanto il sito non risulta navigabile in modo ottimale? Inoltre LP così progettate impedendo la navigazione sulle altre pagine alzano sicuramente la frequenza di rimbalzo, come le valuta Google?
    Grazie e complimenti.

  8. gianpaolo scrive:

    ciao Andrea,
    1) partendo da un set di keyword piuttosto specifico ho meno bisogno di usare corrispondenze a frase o esatte, ma comunque mi capita abbastanza spesso (anche se nel webinar non si è visto). Normalmente di ogni keyword scelgo la versione che per esperienza mi sembra la più cercata senza stopwords (articoli, preposizioni e congiunzioni) e, se non ho problemi di punteggio di qualità basso o keyword dinamiche inserite nell’annuncio, mi fermo a queste. Prim di allargare il tiro ad altre keyword faccio passare un pò di tempo e gioco anche sulla rete display (se il budget lo permette). Miro quindi, a meno di casi particolari, ad avere spesso un numero limitato/controllabile di keyword formate da almeno 3-4 parole facendo una forte selezione anche di quelle che mi propone il sistema inautomatico.
    2) la risposta purtroppo è: dipende! Se la landing page è fatta bene e gli annunci sono mirati dovrebbe avere una tasso di rimbalzo molto inferiore rispetto al sito (altrimenti c’è qualcosa che non va). Se poi includi un link di servizio in posizione defilata alla pagina privacy/condizioni contrattuali e al sito dai allo stesso tempo: a) agli utenti una “last chance” per non tornare indietro alla ricerca e b) allo spider di Adwords una bella prova di trasparenza (abbassando il bounce back).

  9. Marcello scrive:

    Ciao Gianpaolo,
    complimenti per il webinar.
    Volevo chiederti quali sono secondo te gli elementi più importanti per la determinazione del punteggio di qualità.

  10. gianpaolo scrive:

    ciao Marcello,
    sarebbe un pò complicato spiegare nei dettagli tutto il funzionamento del punteggio di qualità.
    Ti posso però dire che più è coerente la catena del valore “parola chiave > annuncio > pagina di atterraggio” e più sono le possibilità che il punteggio di qualità sia alto.
    Per poter rafforzare questa catena è necessario lavorare su gruppi di annunci con parecchie varianti di inserzioni e set di parole chiave molto specifiche (filtrate ulteriormente da parole chiave negative) ripetute negli annunci e nella pagina di atterraggio.
    Naturalmente sulla pagina di atterraggio non ci devono essere problemi di contenuti non originali (scopiazzati in giro), di lentezza (più di 3-4 secondi), di usabilità (troppi annunci Adsense e contenuti inutili “sopra la piega”) e trasparenza (ci deve essere un link ad una pagina privacy, alle condizioni di vendita e, possibilmente, a una pagina “chi siamo”).
    Nel videocorso che ho registrato per Madri spiego nel dettaglio il calcolo dei punteggi di qualità (diversi per il search e la rete display) e faccio anche vari esempi di aste per stabilire il costo del clic e la posizione dell’annuncio.
    Ulteriori dettagli qui: https://www.gplorusso.it/videocorso-adwords-avanzato-madri/

  11. andrea scrive:

    Ciao Gianpaolo ho un’altro piccolo dubbio che ogni volta mi segue nell’ottimizzazione di una campagna, ovvero:
    come scegli se eliminare oppure mettere in pausa una key, un gruppo oppure una campagna? Quali sono le regole base?
    E’ vero che le cose in pausa incidono sulla qualità dell’account?

  12. gianpaolo scrive:

    Ciao Andrea,
    Gestendo tante campagne diverse, io non cancello mai le keyword, perchè altrimenti a posteriori mi verrebbe il dubbio di non averle mai testate (ammetto però che sia una questione di abitudine, visto che comunque eliminado le parole non si perde neanche lo storico).
    Mi sono chiesto anche io se questo possa influenzare il calcolo del punteggio di qualità medio di un account e probabilmente è così (è molto più semplice fare una bella media dei PQ di qualità di tutte le keyword senza distinguere tra quelle messe in pausa e quelle attive).
    Bisognerebbe fare un test specifico (che io non ho mai fatto) per rispondere alla tua domanda con cognizione di causa. La mia impressione è che se la campagna è gestita globalmente bene non ci sia grande differenza.
    Quel che è certo è che “ritirare su” un account che è stato gestito male, potrebbe richiedere in questo modo molto più tempo e fatica. Quindi il consiglio è cancellare.

  13. Come ottimizzare AdWords in 6 passi | alVerde.net scrive:

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