Il 7° Convegno GT in breve day 2 (16/12/12) - Gianpaolo Lorusso | Gianpaolo Lorusso

Il 7° Convegno GT in breve day 2 (16/12/12)

Ecco gli appunti della seconda giornata del 7° Convegno GT a Riccione il 16/12/12. Non essendo @nelli non c’è pretesa di esattezza e precisione ;-) I relatori della giornata sono: Michele Baldoni, Andrea Cardinale, Alessandro Martin, Riccardo Perini, Marco Quadrella, Enrico Altavilla, Cesarino Morellato, Nicola Briani, Andrea Pernici e Giorgio Taverniti.

Michele Baldoni
Indicizzare non è posizionare… sicuri?
Le SERP oggi sono molto differenti e molto più ricche di quelle del 2011.
Ci sono parecchie risorse diverse che si possono usare per emergere e per catturare l’attenzione degli utenti.
I microformati possono aiutare: data del post, +1, authorship, recensioni (le abusatissime stelline), ricette, info degli eventi (data, nome evento, location) ora ancora più semplici da implementare grazie al data highlighter di Google (http://googlewebmastercentral.blogspot.it/2012/12/introducing-data-highlighter-for-event.html).
Così come i rich snippet riportati automaticamente da Google: nr. di elementi di una pagina (collegato anche all’uso dei rel prev/next), sitelinks, breadcrumbs di navigazione, le news, places (o meglio Google+ Local), le immagini, le app.

Andrea Cardinale
Migliorare la velocità di un sito passo dopo passo
La velocità di download è ormai un fattore chiave per un sito web.
Rispetto alla classica minificazione del codice, l’unificazione dei CSS, la gestione del caching lato client e delle immagini (maggiori dettagli qui http://bit.ly/xvrgnS).
Deferire il caricamento dei JavaScript (spostandoli a fine pagina), usare il controllo keep-alive per diminuire il numero di chiamate http, utilizzare sotto domini senza cookie per caricare le immagini o altri elementi per cui non sono necessari, usare lazy-load per i bottoni dei Social network (che consentono di scaricare questi elementi solo quando servono), gestire la cache lato server (per evitare di usare inutilmente risorse di sistema), caricare le immagini solo quando si visualizza quella porzione di sito, usare il mod_pagespeed di Google per Apache, lavorare sulle query MySQL (www.mysqlturner.com), usare www.nginx.com per ottimizzare la gestione di Apache.

Alessandro Martin
My favorite SEO mistakes
Nel trasferire le URL di siti bisogna prestare attenzione principalmente alle pagine più importanti/trafficate del sito (individuate tramite i tool di backlink check o analytics) e verificare i redirect prima e dopo la messa online del nuovo sito.
Usare http.conf per caricare le regole da inserire nel file htaccess (soprattutto quando sono tante) una volta sola anziché ad ogni chiamata http .
Non bisogna aver paura di “fare pulizia” di pagine obsolete/meno importanti con dei 404.
Cambiando totalmente argomento, i contratti a performance sono come delle scommesse contro il SEO e incoraggiano pessimi comportamenti come ad esempio l’uso di ghost browsers tipo http://casperjs.org o la scelta di parole chiave facili da posizionare, piuttosto che utili per il cliente (NdR. Anche i contratti “a posizionamento” sono un retaggio culturale del passato di cui noi SEO fatichiamo a liberarci, anche se tutti sanno che sono anacronistici e, in alcuni casi, siamo al limite della truffa).

Riccardo Perini
Geolocalizzazione dei risultati organici nelle SERP di Google
I risultati geolocalizzati sono ormai parte integrante dell’esperienza di ricerca in Google.
Non è possibile identificare dei fattori univoci scatenanti per la personalizzazione georeferenziata della SERP, tuttavia il motore è piuttosto efficiente nell’individuare l’intento locale dell’utente.
Anche sui nomi di brand fornisce risultati geolocalizzati solo nel caso che si tratti di catene con negozi fisici diffusi sul territorio.
Per migliorare la presenza nelle SERP per le ricerche geolocalizzate tornano importanti i fattori SEO on page (titolo, descrizione, indirizzi fisici, eventi locali, ecc.), ovvero la presenza di pagine specifiche con un focus locale molto forte.

Marco Quadrella
Individuare i veri competitor e le loro strategie di link building
Per fare link building “penguin safe” in Italia bisogna inventarsi delle strategie creative anche perché la maggior parte dei tool di link prospecting internazionali non sono particolarmente efficaci sul nostro mercato.
In ogni caso incrociare i dati dei link in entrata sui siti dei competitor è la base, ma creare contenuti degni di essere linkati è l’altezza.
La community GT sta lavorando alla creazione di alcuni tool che semplificano questa analisi.

Enrico Altavilla e Cesarino Morellato
SEO Wars: la sfida dei cloni
La direttiva noindex nell’header delle pagine impedisce al motore di mostrare quella pagina ma non di indicizzarla.
Per impedire l’indicizzazione a monte bisogna usare la direttiva disallow nel file robots.txt.
Lo spider di AdWords non segue la direttiva user-agent:*, ma solo quella che lo identifica in modo specifico.
Google sta usando un nuovo tag, il referrer, per lasciare ai webmaster la possibilità di definire il sito che dovrà essere mostrato come fonte nelle analytics. Per ora è gestito solo da Chrome.
La direttiva nofollow inserita nell’header rende nofollow tutti i link di una pagina.
NdR. Questi due trovano sempre il modo di fare formazione ad alto livello in modo divertente. Sono una risorsa inestimabile per la comunità SEO italiana.

Nicola Briani
Responsive design & SEO
Il responsive design è importante anche per la SEO perché: migliora la user experience (e quindi le interazioni degli utenti ormai fondamentali anche per la visibilità on line, vedi SEO o SEU?), non disperde i contatti Social e la link building su diverse versioni di sito in differenti domini, ottimizza le risorse (unico css, stesse immagini, ecc.) e, soprattutto, perché Google ormai lo consiglia apertamente!

Andrea Pernici
La vita di un SEO ai confini del caos
Decisamente il responsive design è il futuro dello sviluppo web (e della SEO)
www.basecamp.com per la gestione dello sviluppo collaborativo in remoto
www.newrelic.com per fare testing su PHP, Java, Ruby e altri linguaggi ricavando preziose indicazioni di basso livello sulle risorse utilizzate dal sistema
http://twitter.github.com/bootstrap/ il framework JS e CSS responsive sviluppato da Twitter.

Giorgio Taverniti
13 cose da fare nel 2013
La product Search verrà integrata nelle SERP e sarà a pagamento (unico modo per aggirare questa novità rimarrà la video-recensione dei prodotti).
Google News, novità dalla redazione (si possono proporre news che saranno scelte dalla redazione di Google).
Knowledge graph, da sfruttare se si lavora per personaggi pubblici (anche con i video).
Infografiche & widget, probabilmente saranno molto meno efficaci lato SEO.
Affinare il più possibile il target, alti tassi di bounce rate mettono a rischio anche la visibilità on line.
Linkare risorse autorevoli migliorerà il ranking.
Hotel finder, per arrivarci occorre avere una scheda su Google+ Local (fondamentale anche per la visibilità on line in generale) e, per ora, essere in una delle OTA (booking, expedia, ecc.).
Nuovo You Tube, attenzione ai tempi di visualizzazione (ormai 1° fattore di ranking) e ai canali che colleghiamo al nostro, che vengono poi suggeriti in vari punti del portale.
Tumblr, da tenere d’occhio.
Twitter ha tolto il nofollow dai tweet, quindi embeddando le tweet box si può passare link juice a qualsiasi cosa ci si colleghi.
Pinterest si posiziona bene per i nomi delle board (se non sono keyword troppo competitive).

 

Tool interessanti citati da vari relatori del 1° e 2° giorno

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